Nel 1982, in Inghilterra, Edward Hughes, uno studente di 15 assolutamente normale, anzi, poco sotto la media, affronto gli esami per le scuole superiori ma non essendo particolarmente brillante in nessuna materia, i risultati furono scarsi, nonostante il suo sogno fosse quello di andare all’università di Cambridge non sembrava avere molte speranze.
Il padre gli regalò un libro “Usiamo la testa” , di Tony Buzan, il cui autore è l’ideatore e più noto divulgatore delle mappe mentali.
L’accesso a quella rinomata università, era riservato ai studenti con una carriera didattica molto superiore alla sua! I voti nei test dovevano essere perfetti ma lui era ben distante dalla media richiesta!
Nonostante i disaccordi con i suoi professori, decise che non solo sarebbe entrato in quell’università, ma lo avrebbe fatto con una borsa di studio. Molti la ritennero una fantasia da bambino e quindi una perdita di tempo e denaro, decisero di fargli pagare la quota necessaria per l’iscrizione alla richiesta della borsa di studio.
Iniziò caparbiamente ad applicare quanto descritto nel libro. Per ogni materia disegno una mappa, collegando tra loro le varie mappe, in questo modo associò le varie materie riuscendo ad avere sempre tutto sotto controllo. Per sicurezza, ogni settimana ripassava le mappe generali e se qualcosa gli sfuggiva, approfondiva su quelle principali. In pratica dopo aver sviluppato le mappe, quasi non apriva più i libri!
Per accedere all’università di Cambridge, erano necessari dei voti più che buoni, un minimo di due B ed una A, ma sarebbe stato meglio due A ed una B. Per la borsa di studio era indispensabile un’altra A!
Anche gli iniziali colloqui preliminari non promettevano nulla di buono, ma non aveva preso in considerazione la caparbietà del ragazzo il quale, studiando meglio ed in modo creativo durante il periodo di preparazione all’ingresso …. stupì tutti
I suoi voti furono:
Materia | Voti | Cetegoria |
Geografia | A | Massima |
Geografia ( borsa di studio) | Lode | Massima |
Storia medievale | A | Massima |
Economia | A e doppia lode | Massima in assoluto |
Non solo era riuscito ad essere accettato nel college più prestigioso scelto da Edward, ma la stessa università accetto la sua richiesta di un anno di aspettativa per vedere il mondo prima di iniziare.
Tratto da: “Usiamo la testa” di Tony Buzan, Saggi FrassinelliIn Italia non siamo particolarmente portati a combattere nello scegliere le università ma neanche nel cercare un modo per studiare meglio! Eppure, utilizzando dei migliori metodi di studio, si otterrebbero degli enormi risultati, non solo in termini di voti, ma anche in qualità di vita! E’ innegabile che lo studente medio, mentre studia pensa ai suoi amici che si stanno divertendo. A quello che potrebbe fare più tardi, quando avrà finito il tempo che ha deciso di dedicare allo studio. Quando torna a scuola o l’università il suo pensiero fisso è … “forse se avessi studiato di più sarebbe stato meglio!”
Mai contenti e sempre stressati!
Intorno al 1970 si è iniziò a parlare di metodi di studio ma è negli ultimi 20 anni che la materia è stata maggiormente approfondita a tutto vantaggio dei risultati per gli studenti di tutto il mondo …. Ma pochissimo in Italia! Dove siamo ancora all’insegnante che legge e i bambini che devono capire! ( allora che si leggessero a casa il libro e facessero altro a scuola).
In fondo, le regole da seguire sarebbero veramente poche e dovrebbero essere insegnate già alle elementari, dove i bambini fanno i primi passi nella loro carriera studentesca ( … anche se troppo spesso vengono terrorizzati già da piccoli!)
Studiare dedicando il tempo necessario … non ne serve tanto
Abituarsi ad avere quel tempo da dedicare, non importa se poco o tanto! Ti è mai successo di avere ormai poco tempo a disposizione e comunque riuscire ad ottenere ottimi risultati? Non sarebbe meglio se facessi sempre così? Studiare molto in poco tempo! Questo è possibile essendo “presenti”, ottimizzare il tempo a disposizione. La nostra curva di attenzione, varia a seconda dell’età e del grado di impegno che riusciamo a dedicare ai nostri obiettivi.
Se l’obiettivo è la prossima missione nel videogioco che ti appassiona, forse la tua concentrazione riuscirà a coinvolgerti per ore ( ma dai! sono già passate due ore?) se invece devi applicarti su quella materia che proprio non sopporti, probabilmente durerà molto meno!
La soluzione? Datti un tempo, definiscilo. In media 30minuti sono piu che sufficienti. Per cui decidi che non devi assolutamente essere disturbato per la prossima mezz’ora. Stacca telefono, campanello, email. Solo mezz’ora! Non cade il mondo! Usa un timer da cucina
(“tecnica del pomodoro”) e per quella mezz’ora studia e basta! Inconsciamente, dirai al tuo cervello “ è solo mezz’ora, posso anche farlo! “ e ti accorgerai che in quel poco tempo avrai fatto molto più del normale. Quando scadono i 30 minuti, smetti! Non importa se mancava poco alla fine! La campanella è suonata, non hai più tempo, smetti e fai altro, che non c’entri nulla con lo studio. Il tuo cervello deve pensare ad altro. L’ideale, come metodo di studio, è rilassarsi per 5/10 minuti e poi fare una nuova mezz’ora di studio. In fondo, anche una singola ora non è molto ma i risultati saranno impressionanti!
Attualmente, alle scuole primarie, se non fanno bene il loro dovere, la punizione è …. Niente ricreazione! Prova a dire ad un impiegato che ha commesso un errore:” hai sbagliato e non vai in pausa pranzo, anzi a casa studierai di più”! Cerchiamo di essere onesti sin da subito e basta ipocrisie, il mondo gira sempre allo stesso modo, inutile far credere ai piccoli che va in altro modo! Siamo onesti con loro e cresceranno dedicando il giusto tempo alle varie cose, ai loro vai impegni!
Prendere appunti per studiare su quelli!
Leggere il testo di studio e dare per scontato che lo si ricordi perfettamente al primo passaggio è pura utopia, come il sottolineare interi paragrafi con diversi evidenziatori, come a dire: “qui ci sono passato, l’ho letto e studiato” fa molta tenerezza ma, onestamente, è inutile e dannoso per gli occhi! Nei libri delle elementari, non è raro vedere delle parole già sottolineate dall’autore. Lo scopo è di mostrare alcune parole chiave ma in qualche caso, le maestre preferiscono, leggendo il testo, far sottolineare, evidenziare, tutto ai propri studenti ( ho tentato di nascondere l’evidenziatore a mio figlio, ma le maestre sono sempre riuscite a farne apparire un altro di riserva).
La cosa migliore da fare è prendere un foglio, piegarlo per il lato piu lungo, lasciando a sinistra lo spazio sufficiente a delle singole parole ( IMG) e nella parte più larga, scrivere delle frasi, dei concetti che riportino in mentre ciò che avrai letto sul libro.
Ti accorgerai che non serve scrivere molto, il resto lo metterà la tua memoria e se qualcosa non fosse abbastanza, non dovrai fare altro che riprendere il libro alla pagina relativa a quegli appunti! Finito questo passaggio, in un secondo tempo e dopo aver lasciato depositare le informazioni nella tua memoria, dovrai riprendere i fogli degli appunti e scrivere, nel lato più piccolo, ancora vuoto, le parole chiave che ti aiuteranno a riportare in mente i concetti descritti. Come in precedenza, se qualcosa non ti quadra, torna al libro ed approfondisci … ma non servirà!
Prendi le parole chiave e organizza delle mappe con gli appunti che hai preso nel testo, poi ripassa e valuta ancora se va tutto bene. Per licei, medie, elementari, le mappe possono essere ampliate man mano che si va avanti con il libro di testo e studiare sarà estremamente semplice e veloce, perché sarà sufficiente un colpo d’occhio per riavere tutte le lezioni ben presenti nella mente.
Studia ripassando il tuo lavoro
Avendo studiato con dei metodi creativi e non con la solita “ripetizione” anche il ripasso sarà veloce, prendi la tua mappa e partendo dal centro leggi ed argomenta mentalmente i vari collegamenti. Starai ripassando sia a livello emotivo che a livello visivo.
Relax, fidati di ciò che hai studiato, quello che sai sai!
I professori sono abituati a vedere studenti agitati, impauriti per il fatto che stanno per essere valutati! Altre volte ridono di quei studenti che arrivano spavaldi perché “Le so tutte!!” e quindi li subissano di domande! La regola è una e solo una! Tranquillo! Quello che sai, sai! “L’ignoranza non è data da ciò che non si sa, ma da ciò che si sa e non si usa!” quindi fai tesoro di ciò che hai appreso! Farà più bella figura uno studente che dica al proprio professore di essersi preparato maggiormente su un preciso argomento a discapito di altri e dimostrare di saperlo argomentare per bene, piuttosto che uno che voglia dimostrare di aver studiato tutto!
Prendi un voto minimo? Che importa? Se ti sarai preparato per bene su un argomento specifico, potresti diventarne il maggior esperto e vivere bene lo stesso! Se invece vorrai ottenere anche dei voti stupefacenti in ogni materi, dovrai organizzare meglio il tuo tempo, magari dedicando una o due ore di più al giorno!
Vuoi approfondire ulteriormente? Hai bisogno di ricordare codici, formule ed altre cose altamente mnemoniche? Non è difficile, esistono utilissime tecniche fin dal 256 a.C. tutto ciò che devi fare è … associare, esattamente come fai con le mappe, ma questo è un altro post!
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1 pensiero su “Le 4 regole d’oro per studiare meglio, con più profitto e meno stress”
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