SDA Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività, ovvero “una malattia idiota”
Ale, scusa tu puoi aiutarmi? tu che sei un esperto, puoi aiutarmi con mio figlio? (Io) Aiutarlo a studiare! Cosa è successo? Perché ha bisogno di aiuto? Che classe frequenta? Il prossimo anno andrà in terza elementare e nel colloquio di fine anno, la maestra mi ha detto che mio figlio ha la SDA, è poco attento in classe, quindi voglio aiutarlo a studiare, prima che torni a scuola a settembre e si ritrovi indietro rispetto ai compagni di classe!
Quando sento queste cose, mi cadono le braccia e torno a domandarmi: “Perché? Perché ad alcune persone è permesso insegnare? perché gli insegnanti non seguono un percorso formativo, invece di adagiarsi su ciò che sanno ma che non sanno insegnare?”
La “SDA” ( o ADHD), acronimo di: Sindrome da Deficit di Attenzione e iperattività è una “malattia” scoperta da qualche anno e salita agli onori della cronaca da quando i nostri ragazzi si dilettano con computer, internet e giochi vari, che forniscono immagini e informazioni a ritmi più elevati, ma lo fanno anche i documentari, scientifici o meno, che insegnano richiamando più sensi, come la vista e l’udito e, con questi, recuperando informazioni nella memoria o creandone di nuove con l’aggiunta delle emozioni!
Ora ti giro la domanda:
Cosa faresti se dovessi assistere ad una lezione noiosissima di almeno 4 ore? Saresti attento o ti addormenteresti?
ecco, un bambino non si addormenta, si distrae, pensa ad altro, pensa alla cosa più urgente da fare, ovvero divertirsi!
Il nostro cervello non reagisce al “tra un mese” ma solo al presente! E’ crescendo che impariamo a progettare ed organizzare i nostri obiettivi (l’esame di fine anno) ma non nasciamo con questa prerogativa, quindi per i bambini vale l’ora, il subito, il momento attuale, quello che stanno vivendo! Non mi risulta che all’inizio dell’anno gli insengnanti prendano qualche ora per spiegare cosa si farà durante l’anno ( che sarebbe un gran modo per iniziare l’anno).
Se la lezione è monotona è davvero colpa dei bambino o di chi insegna?
Purtroppo è dato per scontato che aver studiato voglia dire saper insegnare! ma non è così!
Io, per il mio lavoro e per curiosità, ho studiato tante cose e spesso mi accorgo di saperle meglio di alcuni pseudo-professionisti, ma questo non vuol dire che debba salire su un palco ad insegnarle!
Purtroppo una maestra che decreta una malattia del genere, è una persona pericolosa e noiosa! Una persona che non riuscendo a coinvolgere i propri alunni, li piega o li spezza, tagliando ogni via di fuga, convincendo anche i genitori che il proprio figlio è malato! Ma siamo pazzi? Il passo successivo all’affermazione, al “riconoscimento” della SDA nel bambino, dovrebbe essere la somministrazione di una medicina ( per un puro caso sviluppata quasi contemporaneamente alla diffusione della “malattia”, accettata in Italia con l’arrivo del farmaco), il metilfenidato o atomoxetina, principi attivi, utilizzati per curare la narcolessia e lo vorrebbero far passare per curare la dislessia, la disgrafia ed altro del genere!
I genitori, non sempre studiano con i figli, non sempre hanno le competenze adatte, poiché nessuno ha insegnato loro a studiare, non riescono a coinvolgere i propri ragazzi, anche perché in molti tornano a casa stanchi e molto spesso non hanno neanche finito, perché dovranno rassettare la casa, quindi si sentono costretti a dar ragione alle maestre!
Mio figlio è distratto! Ha sempre la testa tra le nuvole per la miriade di cose che vuol fare, ma quando studia, si organizza (e da solo o con me) in poco tempo ottiene i risultati. Quanto basta! Ne a me ne a lui servono voti eccelsi, poiché è come si applica ciò che sappiamo che fa la differenza!
In tutto questo però, come si sentirà il bambino a cui viene detto di essere malato? Che ha un deficit di attenzione?
Lui per primo, vedendo che non riesce ad essere attento per tutte le ore di scuola, accetterà di essere malato!
Sono malato, per questo mi viene difficile studiare!
La quadratura del cerchio!
Complimenti a tutti gli attori, avete tagliato le ali ad un possibile genio!
Ti aiuto e te lo dico in modo che sia indiscutibilmente chiaro è una “mega-iper-cazzata!”
Se avessero curato, con le medicine, quel bambino dislessico che immaginava di viaggiare a bordo di un fascio di luce, oggi non avremmo il teorema della relatività (A. Einstein).
Come si risolve l’attenzione in classe? Senza medicine, ma utilizzando le doti di tutti i nostri ragazzi, che apprendono in modo molto più veloce di quanto si faceva fino a 20-30 anni fa!
Gli stessi cartoni animati, come ho più volte scritto nel blog o nel libro ( Basta Studiare … se te lo fossi perso :D) non sono più un insieme di botte da orbi e catastrofi, ma hanno nozioni di geografia, storia, medicina, arte e molto altro.
Va da se che studiare in questo modo è molto più divertente …. “ si ma a scuola non si può!” Perché?
Perché non dovrebbero rendere divertente una lezione? in fondo ti sto spiegando cos’è la SDA in modo semplice e divertente, irriverente ( e non ho ancora finito), hai capito cos’è, quando si sviluppa e cosa causa e (sono sicuro) se una insegnante ti ha detto che tuo tuo figlio è malato e dato che lo conosci bene e sai che non è poi tanto malato, ma è più che sveglio e furbo, inizi a vedere la cosa in modo leggermente diverso!
Forse hai già capito come si potrebbe risolvere (non “curare).
La verità è sempre la solita: “la nostra scuola, il nostro sistema di insegnamento, sono vecchi di secoli!”. Cresciamo in scuole dove gli insegnanti leggono e ripetono ciò che vedono sui libri ed essendo importante, serio, non fanno battute, non rendono divertente e piacevole imparare!
Non era piacevole per loro, ma lo hanno fatto, quindi va bene anche per le generazioni future …. però ora i nodi vengono al pettine ed i nostri ragazzi si annoiano perciò sarebbero malati!
NO!
Si distraggono perché siamo arrivati al limite!
Alcune scuole in Svezia, non hanno orari, gli studenti entrano, studiano quando e ciò che devono e poi escono, i risultati sono sorprendenti!
Ci sarà un motivo per cui la nostra scuola non è tra le prime in Europa e nel mondo! Vuoi aiutare i tuoi figli? Inizia con l’utilizzare le mappe mentali ( non le concettuali).
Ogni parola chiave della mappa, costringerà a recuperare mentalmente le informazioni memorizzate e le collegherà tra loro.
In rete è pieno di informazioni gratuite sulle mappe, quindi qualsiasi ricerca porterà ottimi frutti. Le mappe mentali consentono di tenere la mente occupata, collegando tra loro le varie informazioni, associandole anche con quanto potranno aver appreso dai documentari, dai cartoni animati, dai giochi con gli amici.
Con tutti i ragazzi con cui ho studiato, ho giocato. Mentre lo facevamo, si divertivano e, senza quasi rendersene conto apprendevano.
A scuola ripetevano la lezione molto semplicemente, il tutto perché erano riusciti ad associare le loro conoscenze alla lezione. Era diventata utile e non “il lavoro da studente”.
Inoltre, piccola cosa importantissima:
Se sgridi tuo figlio con un “fila in camera tua a fare i compiti” gli stai dicendo di svolgere una punizione e quando vanno a scuola, questa sarà associata alla punizione!
Gli stessi insegnanti, se uno studente sbaglia cosa fanno? Altri compiti!
E’ logico vedere la scuola come una noia e non come un posto dove imparare a socializzare con gli altri, conoscere il passato il presente e costruire il futuro del nostro mondo!
Prova a dire a tuo figlio “malato” di SDA che sta costruendo il futuro del mondo con ciò che sta facendo, con ciò che può imparare e molto probabilmente, lo vedrai entrare in classe a testa alta!
L’importante è non limitare la sua fantasia e creatività ma sfruttare le piccole, nuove, conoscenze quotidiane, qualunque esse siano!
Non conosciamo il nostro futuro ma sono i nostri ragazzi che lo vivranno, facciamo in modo di lasciarglielo costruire!
ps.
Se pensi che per gli universitari sia diverso, ti faccio notare che la maggior parte dei professori non solo non conosce i propri studenti, ma molto piu spesso, insegna dando loro le spalle! …. non mi sembra una gran prova di interesse! Forse la medicina andrebbe data al sistema scolastico!
Qualche video sull’argomento dal mio canale Youtube
Per vendere un libro discreditare in modo così disgustoso tutta la categoria docenti ti disonora. Confonde i genitori, crea acrimonia e sospetto.
Quali genitori confonderei?
Quelli che ascoltano le parole di un insengnate che, essendo tale, dovrebbe parlare del suo lavoro ma lo amplia fino ad attribuire disturbi ai propri studenti, perchè si distraggono ed annoiano?
Ed un genitore che si informasse, sentendo più “campane” diverrebbe confuso? Le consiglio di rivedere le sue priorità, “l’insegnamento” e se qualcosa non va, prima di tutto vedere se è riuscito af far breccia nell’interesse dei ragazzi e solo in ultima analisi, prima di fare danni per i quali serviranno anni per essere riparati dare consigli che vadano oltre il suo compito. Viviamo in un mondo sempre più di corsa e spesso per riuscire a lavorare serve calma, ma si ottiene solo aumentando la concentrazione.
Screditare gli insegnanti? A
ssolutamente no, solo quelli che pensano di essere al di sopra di ogni giudizio. Per tutti gli altri, è sufficiente informarsi e se continuassimo a non essere d’accordo, pazienza.
E’ un insegnante, non un dittatore che obbliga genitori e studenti alle sue idee!