Mappe mentali, perchè sono tanto utili!
Come rendono semplice lo studio e i ripassi?
Negli ultimi anni le mappe mentali sono finalmente salite in auge. Ancora molto poco, è vero, ma la scuola italiana è ferma al dopoguerra per le tecniche di studio e non possiamo pretendere troppo, se non da quei pochi ed intraprendenti professori che si preparano e studiano autonomamente le tecniche di studio per insegnarle ai propri studenti!
Ora però smetto di “sparare sulla croce rossa” perchè in questo articolo voglio riuscire a spiegarti il motivo per cui le mappe mentali siano tanto utili!
Credo che ogni studente vorrebbe tornare a casa senza dover continuare a “lavorare”, in pratica sfruttando le ore di scuola o università senza doversi portare il lavoro a casa ( i compiti ). Un giorno forse ci riusciremo, per il momento però la quasi totalità degli studenti arriva a casa ed a malincuore apre il libro e comincia a studiare per ripassare quanto fatto in classe! Pur sapendo che, non sempre è “buona la prima”, la prima lettura, però si accontenta e passa oltre, eppure …. sfruttando le mappe mentali, quel singolo passaggio non solo sarebbe solo sufficiente ma quasi completo per ricordare la lezione a distanza di anni!
Partiamo da un paio di esempi:
Mentre cammini in strada, incroci un volto noto, ma non ricordi dove lo hai visto! In qualche negozio? quali negozi sono stato ultimamente? Puoi anche averci parlato, senti di ricordare vagamente qualcosa ma nello specifico … in compagnia di altri amici? in qualche locale? ….. niente! Ti arrovelli la mente nella speranza di riuscire a ricordare ma … niente! Decidi di lasciare stare, di pensare ad altro e poi … ecco la soluzione, chiara semplice, ti torna tutto in mente e tutto si ricollega facilmente! A volte accade a distanza di ore, o giorni ma la risposta alla domanda arriva!
Altra base di esempio:
Durante la giornata ti viene fame, l’ora di pranzo o cena è ancora distante, quindi decidi di fare uno spuntino, limitandoti a mangiare qualcosa che attenui i morsi della fame! Apri il frigo o la dispensa ed osserrvi con occhio critico il contenuto. Per ogni cosa che vedi, pur non toccandola, ti viene in mente il sapore, il gusto, la consistenza e come potresti sentirti dopo averla assaggiata. poi trovata la cosa migliore per te, in quel momento, decidi e la mangi!
In tutte e due i casi, il nostro cervello ha completato le informazioni che avevamo a disposizione!
Una caratteristica innata di ognuno di noi, del nostro cervello è proprio quella di non accettare i “buchi vuoti“! Ogni volta che ha un’informazione la deve collegare, associare, deve dargli completezza!
Il bello è che accade anche con le cose che non conosciamo! … quante volte ascoltando degli stranieri parlare tra loro, automaticamente ci diciamo in che lingua parlano? E se non riconosciamo subito la lingua, cerchiamo di cogliere piu particolari!
Se vedi un vestito in una vetrina, ti immagini mentre lo indossi, mentre sei ad un evento, mentre parli con le persone e come ti vedrebbero con quel vestito!
In ogni esempio che ti ho descritto, partendo da un punto centrale, il cervello ha iniziato a trovare le altre varie informazioni. Nel caso del volto noto, appena lo ha riconosciuto, riesce a trovare tutte le altre informazioni, quindi la provenienza, il giorno in cui ci parlasti, come era vestito e … tanto altro!
Insomma, partendo da un punto centrale, da un singolo oggetto (che sia volto o nozione o oggetto fisico le cose non cambiano) il nostro cervello cerca i collegamenti e lo fa fa perchè è sviluppato in questo modo! Ogni informazione non è una immagine depositata in una zona “hard disk” della nostra memoria ma suddivisa tra diverse cellule ed ognuna di queste cellule ha in se una singola informazione! unendo piu informazioni ottieni la memoria completa di un evento!
Le informazioni nel nostro cervello sono come un sentiero in un bosco.
Se non viene percorso di frequente si copre di foglie. se viene percorso spesso diventa una strada!
Attenzione però, è solo un esempio. non è che se smetti di studiare chimica, dimentichi che bere candegina questa faccia male! puoi dimenticare come si faccia quindi il percorso per produrla, ma non il percorso per gli utilizzi!
Tecnicamente ( e semplicisticamente), all’interno del nostro cervello, le informazioni sono inserite nel nostro cervello in una fitta rete di connessioni formate da cellule che si collegano tra loro ( le strade) da filamenti assomiglianti per struttura a rami ed alberi ( sentieri o strade) chiamati dendridi e assoni. Come ti ho già detto, maggiore è l’utilizzo e più grande sarà il collegamento. La strada di casa ha un collegmaento enorme, alla quale puoi collegare le informazioni di tutti i negozi che vi si trovano attorno, e di tutti gli amici che ti abitano attorno, con le rispettive famiglie e …… hai idea di quanti possano essere i collegamenti per gestire tutte le informazioni che colleghiamo tra loro? ( e nonostante questo è difficile studiare!)
Però facciamo un altro esempio:
Cammini in strada, vedi un volto noto ma non ricordi dove lo hai visto ….. prendi il tuo libro, cerchi nel sommario e vai alla pagina corretta, dove ti dice cosa fa quella persona, dove l’hai incontrata, in quale occasione …
e ancora:
Hai fame, apri la dispensa e trovi l’elenco dei cibi disponibili con la descrizione del sapore, gusto e come ti sentirai dopo averlo mangiato …..
Fa impressione il solo pensarlo vero? eppure è quello che accade a scuola ogni giorno! Ogni volta che apri un libro per studiare!
Le mappe mentali come risolvono il problema? semplice, recuperano le informazioni tra le cellule, collegandole! Se ti dicessi di parlarmi di Cicerone, cosa diresti? probabilmente del famoso oratore romano, ma se aggiungessi Firenze e turismo? Ecco che staremmo parlando delle guide turistiche! Il tutto sviluppato dalla tua mente e non dal testo di altri!
Ma come sfruttare questo nello studio?
Ogni volta che si deve scrivere un testo semplice o un libro, si parte da una serie di punti chiave che devono essere descritti e quelle descrizioni altro non sono che i colelgamenti, i sentieri, le strade, dell’autore! A te però devono interessare le informazioni di base, le parole chiave e quelle, mettendole in ordine gerarchico associativo, creeranno la tua mappa!
Una volta sviluppata la mappa, ti accorgerai che, leggendola e seguendo i vari percorsi, sarai in grado di ricreare mentalmente la struttura della lezione anche a distanza di anni. In pratica una semplice lettura avrà lo stesso effetto dello spazzare il sentiero coperto di foglie!
L’utilizzo di una mappa mentale, ti consente di descrivere l’argomento tramite il TUO punto di vista, pur ricordando quello degli autori dai quali hai ricavato le parole chiave!
Per imparare a fare delle ottime mappe mentali, comincia da ciò che conosci meglio, da te stesso, con un bel “IO” al centro e poi aggiungi collegamenti come amici e via con i nomi, le particolarità, gli hobbies ed il lavoro. poi puoi continuare con il tuo lavoro ed i vari aspetti. Poi il tuo lato affettivo e …. descrivi te stesso in una mappa poi leggila e vedi cosa ti fa “sentire”.
Cerchiamo di usare la testa e tutte le sue infinite potenzialità, evitando di comportarci come …. una coda che scodinzola il cane!
Qualche video sulle mappe mentali dal mio canale Youtube:
1 pensiero su “Mappe mentali, perchè funzionano!”
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