Giorni fa, sul mio profilo personale di Facebook, pubblicai un post in cui elogiavo, quasi osannandoli, coloro che avevano il coraggio di chiedere “scusa”!
NON lo “scusa” di quando pesti il piede a qualcuno, ma lo “scusa” di quando calpesti le sue emozioni.
Il vero problema è che questo accade con le persone con cui si ha un rapporto più affiatato, profondo o meno, un tipo di rapporto che potrebbe tranquillamente continuare. Insomma, se non ti frega nulla della persona, se non ti frega nulla di chi non conosci, puoi anche dormire tranquillo, ma se ci tieni ad una persona, sia essa un amico o un collaboratore, scusarsi dovrebbe essere un obbligo.
Purtroppo, queste 5 lettere sono le più difficili da pronunciare, perché il farlo ci lascia nudi.
Le difese dalle critiche che ne potrebbero susseguire scoraggiano i più a chiedere scusa, confidando nel tempo e le sue cure, ma i più coraggiosi si lanciano nelle scuse condite di motivi per cui andrebbero perdonati:
“Quando capitano cose del genere, non ci vedo più e sbotto! Scusa!”
E chi lo ascolta ha già il motivo per perdonare … avrebbe il motivo.
“Quella sera avevo bevuto e non mi rendevo conto di ciò che facevo, altrimenti non sarebbe successo!”
… ecco, dovrei scusarti e prepararmi per la prossima volta che berrai!
Insomma la verità è che le vere scuse, quelle vere e sentite, non sono seguite o anticipate dai motivi per cui è stato fatto del male, è stato commesso l’errore.Sono senza ombra di dubbio le scuse più difficili e sentite, sono quelle che ci fanno star male pronunciandole, ma sono anche quelle che dimostrano quanto teniamo alla persona a cui le rivolgiamo!
“Scusa! So’ di aver fatto una cosa che ti ha fatto star male, mi spiace profondamente! Scusa”
Basta!
Il chiedere scusa è difficile per le porte che apre, la critica e la comprensione ed a volte il menefreghismo.
Quest’ultimo ci fa capire che la persona non è interessata a noi e le scuse non erano necessarie, ma nel nostro caso ci possono rendere più forti, in fondo abbiamo fatto un atto di coraggio, alla persona a cui abbiamo rivolto le nostre scuse, abbiamo mostrato la nostra etica, la nostra forza che non viene scalfita mostrando un nostro errore, insomma potremmo comunque essere orgogliosi di noi.
La critica è quella dolorosa, è quella che negli anni ci ha portato ad evitare di chiedere scusa, a non avere il coraggio di ammettere di sbagliare.Chiedere scusa e sentirsi rimproverare è pesante, è difficile da sopportare, servono spalle grosse e pelo sullo stomaco!Ma attenzione, se la persona a cui chiedi scusa, si approfitta della tua “nudità” esagerando con le critiche, puoi star certo che si tratta di una persona che non sa chiedere scusa, una persona che eviterà in tutti i modi di assumersi la responsabilità di un errore.
Una piccola critica, ci può stare, siamo umani e la rabbia è un’emozione profonda, ma abbiamo la capacità di giudizio e questo ci ferma mostrandoci che la persona che abbiamo di fronte è veramente pentita per l’accaduto!
Ricordo una mamma, la cui figlia gli disse di aver commesso un errore e se ne scusò pentita.
Non era nulla di particolare, una cosa tipo un bicchiere rotto e buttato prima che la madre se ne accorgesse.
La figlia era veramente pentita e conoscendo la madre, era anche un po’ preoccupata.
Al termine delle scuse e del racconto, la madre pur comprendendo l’animo della figlia, iniziò a rimproverarla, richiamando tutte le cose che aveva fatto negli ultimi anni, a dimostrazione che sbagliava continuamente.
Dal bicchiere passò ai compiti, poi ai vestiti, poi alla cameretta
…. Insomma, critiche su critiche
Chiedere scusa, senza cercare scuse, è difficilissimo in condizioni del genere, e se sei conscio di aver commesso un piccolo errore e fossi la figlia di quella donna, lo racconteresti?
Ad anni di distanza, posso assicurarti che chiedere scusa è stato sempre più raro!
A distanza di tempo, chiesi alla madre il motivo di tanto astio, il motivo per cui, nonostante non fosse importante e fosse conscia del fatto che la figlia fosse realmente dispiaciuta e per questo gli stesse chiedendo scusa, lei comunque la rimproverò in modo così duro.
La sua risposta fu:
“Non importa se si è scusata, deve essere rimproverata, perché è giusto così e la prossima volta lo ricorderà!”
Praticamente le scuse non erano importanti, era più importante sgridare per dimostrare autorità!
Ed è forse questo il punto, il vero motivo per cui è così difficile chiedere scusa.
Farlo, l’ammettere un errore ci dà l’impressione di fornire all’altro un’autorità.
L’autorità di rimproverarci senza poter dire nulla in nostra difesa. … si ok, tentiamo di fornire i motivi per cui dovremmo essere perdonati, ma di fondo, lasciamo comunque l’autorità ad altri.
Chiedere scusa, diventa una questione di fiducia.
Mi scuso con te perché so che capirai!
Mentre dovrebbe essere una questione di forza.
Mi scuso con te, perché ho sbagliato e non dovevo.
Assumersi questa responsabilità ci rende forti, di sicuro la prossima volta ce ne ricorderemo prima di commettere lo stesso errore.
Una storia iluminante
Un padre, il cui figlio aveva un vero caratteraccio, non essendo riuscito a trovare altre soluzioni decise per una soluzione creativa.Diede al figlio un sacchetto di chiodi, dicendogli di piantarne uno sullo steccato del giardino ogni volta che avesse discusso con qualcuno.
Il ragazzo ogni giorno pianto diversi chiodi e nell’arco di un paio di settimane aveva già riempito una parte di steccato.
Poi accadde una cosa diversa, mentre era pronto a sbottare come sempre, si ricordò che avrebbe dovuto piantare l’ennesimo chiodo, quindi si calmò e lascio andare evitando di discutere ed arrabbiarsi. In fondo era più semplice e meno faticoso che piantare un chiodo.
Dopo un paio di settimane disse al padre che quel giorno non aveva dovuto piantare nessun chiodo.
Come premio, gli fece togliere dallo steccato uno dei tanti chiodi piantati.
Per molti giorni tolse i chiodi dallo steccato ed alla fine non ne rimase nessuno.
Il padre si complimentò con lui, era riuscito nel suo intento, ma non potè evitare di fargli notare che lo steccato era pieno di buchi.
Vedi figliolo, puoi piantare un coltello in un uomo e poi ritiralo ma la ferità rimarrà comunque.
Una ferita verbale fa male quanto una fisica!
Quando chiediamo scusa, non stiamo semplicemente riparando lo steccato, lo stiamo ricostruendo.
Chiedendo scusa impariamo a controllarci, a capire chi siamo e cosa ci turba ma sopratutto a rispettare chi abbiamo di fronte ed aumentare la fiducia in noi stessi.
Quando una persona critica aspramente le tue scuse, probabilmente è stata criticata a sua volta ed a sua volta evita accuratamente di chiedere scusa.
Raccontai la storia del ragazzo e dello steccato a quella madre ed a distanza di decenni (giuro, non è una licenza poetica) ancora me la rinfaccia come se l’avessi insultata!
Quando capisci, comprendi una cosa del genere, la cosa che dispiace non sono le critiche e gli insulti, ma il come si possa sentire una persona che è stata aspramente criticata da chi aveva l’autorità di farlo e che ora, forse inconsciamente, ripete ella stessa con chi gli è vicino!
Chiedere scusa ci rende forti e perché no, orgogliosi di averlo fatto.
Possiamo dispiacerci di eventuali critiche, ma grazie alle scuse impariamo a conoscere noi stessi e le persone che abbiamo vicino.
È magnifico quando, chiedendo scusa, con il cuore in mano, si apre la terza porta, quella della persona che ti ascolta e capisce che ti spiace veramente di ciò che è accaduto.
Potrebbe ancora essere arrabbiata, potrebbe rimproverarti ma sarebbe come girare un coltello nella piaga e non servirebbe a tornare indietro, in fondo le scuse stesse servono per non dover più commettere quell’errore, ed allora, l’unica cosa che rimane da fare è un abbraccio liberatorio.
Sono abbracci che dimostrano stima, affetto, rispetto, amore.
Non sempre accade, a dire il vero è raro (purtroppo), ma di sicuro, saprai di avere di fronte una persona che non vuole essere più di te, ma una persona che vuole essere tua amica.
In fondo, chiedendo scusa stai abbracciando te stesso, ti stai perdonando e le parole dell’altro, che siano critiche o baci, possono non essere tanto importanti quanto l’orgoglio di aver fatto la cosa che reputi giusta, chiedere scusa togliendo il chiodo che trafiggeva il tuo steccato.
Ti abbraccio
A.N.
P.s.
Devi chiedere scusa a qualcuno a cui tieni ma non sai da dove iniziare?
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