Sono rientrato da poco da una magnifica settimana bianca. Essendo molti anni che non sciavo ho preso qualche lezione di sci e mi sono ricordato che … anche le cose piu faticose, come sciare nella neve fresca o sui dossi, se fatto ridendo è meno difficoltoso da apprendere!
Perchè tutti dimenticano o fanno finta che non sia la stessa cosa? Si impara facendo, divertendosi e l’impegno nel ricordare tante piccole cose, su come mettere il corpo, le braccia e le gambe, in base alle pendenze, al tipo di pista e della neve. Insomma per imparare qualsiasi cosa è necessario fare attenzione ed esserci con tutte le nostre emozioni. Certo, sciare e vedere questi panorami aiuta, ma se i maestri urlassero e sgridassero i propri allievi, come sarebbe le lezioni e .. l’apprendimento sarebbe facile nello stesso modo?
La scuola dell’obbligo, la scuola pubblica, è strutturata in modo che le cose, essendo serie debbano essere insegnate allo stesso modo, ma è un concetto assurdo!
Quando apparvero i primi maestri di sci, anche loro erano seri e rigidi sulle proprie posizioni mai tempi sono cambiati ed hanno capito che, giocando, i clienti si divertono, apprendono, tornano e lasciano ottimi feedback! I nostri insegnanti invece continuano ad essere seri, forse perchè molti d loro non hanno scelto serenamente questo lavoro!
Se chi insegna prendesse l’apprendimento come un servizio da vendere, lo farebbe sempre in modo così serio e burbero? I genitori che aiutano i propri figli, ridono e scherzano mentre studiano, finquando non si stancano ed allora si arrabbiano e diventano seri … come gli insegnanti … solo che, questi ultimi, vengono pagati indipendentemente dal risultato dei propri studenti!
Insegnare a sciare è una cosa a se, si ride e si scherza anche di cose che non c’entrano nulla con lo sci, ma insegnare a scuola da molto piu margine di manovra, perchè le materie sono tante ed ognuna può dare qualche spunto! Il maestro di sci fa qualche battuta, ma sono gli insegnanti a continuare e quando decide che può bastare, il maestro fa ripartire nella discesa. L’insegnante a scuola o il genitore a casa, può iniziare giocando e lasciare ai propri studenti il resto delle battute, ma sempre tenendo in pugno la situazione. In fondo, come si guadagna il rispetto dei propri studenti se non imparando ad erigersi al loro livello?
Dite: E' faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: Perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. E' piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi fino all'altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi. Per non ferirli. (Janusz Korczak: "Quando ridiventerò bambino", Lumi Editrice)
I ragazzi appena tornano a casa hanno ancora bisogno di divertirsi, quindi perchè non dargli quel divertimento mentre sono in classe, associando le utili ed indispensabili informazioni dell’apprendimento ai loro interessi?
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