L’analisi transazionale, la comunicazione tra persone

L’analisi transazionale è una delle branche psicologiche che studiano le “transazioni“, gli “scambi” i “rapporti” tra individui, siano questi genitori e figli o ciò che a noi piu interessa, insegnanti e studenti.

Poco prima di leggere questo testo, hai parlato con qualcuno, anche se per pochi istanti? bene! Hai comunicato, scambiato, delle informazioni  toccando uno dei vari stati che Eric Berne, elaborò e descrisse in uno dei suoi più famosi scritti : “Analisi Transazionale: un nuovo ed efficace metodo di terapia di gruppo.” Era il 1957! Da allora è passata molta acqua sotto i ponti e l’analisi transazionale è diventata per molti anni una materia obbligata nei corsi di formazione di tutto il mondo, sopratutto per coloro che doveva lavorare a stretto contatto con la gente e questo vale anche nelle classi con insegnanti ed allievi!

Analisi transazionale: i concetti fondamentali
L’analisi transazionale, schematizza la persona, l’Io graficamente come una solo essere che si alterna su 3 stati, che che si suddividono in ulteriori 12 varianti.
I tre stati sono Genitore Adulto e Bambino. Ognuno di noi durante la giornata si comporta, “transa”, “scambia” informazioni con gli altri toccando questi 3 stati:

Arrivi alla fermata dell’autobus e le porte sono chiuse, quindi supplichi il conducente di aprirti:
“per favore, la prego, mi faccia salire o farò tardi al lavoro!”
Per l’analisi transazionale è un comportamento bambino-genitore. Il bambino chiede aiuto al genitore il quale deve decidere se aiutare o meno il bambino.

Il conducente apre le porte, il passeggero sale e ringrazia.Fine
Il conducente non apre le porte dicendo che non può farlo.
Il passeggero supplica continuando nello stato “Bambino”, fino a quando. stanco dei rifiuti cambia comportamento diventando a sua volta genitore critico, arrabbiato, cercando in poche parole che aprire le porte  sarebbe una cosa giusta e cortese in quel momento ( gli stati possono essere diversi, ma per il momento ci limiteremo a questo)
Il rapporto “genitore- genitore” significa che entrambi vogliono comportarsi da genitori l’uno verso l’altro, quindi? …. scintille!

Ho attirato la tua attenzione?
Approfondiamo ancora.

Gli stati dell’Io si dividono in  ulteriori 5 stati e due varianti ciascuno ed è con queste vairanti che scopriamo i nostri comportamenti e quelli delle persone vicine.

stati dell'IO
Stati dell’IO

Lo stato “genitore” può essere suddiviso in due principali varianti, il normativo e l’affettivo.

Il primo, il normativo è paragonabile al padre che detta le regole, punisce, aiuta e collabora nello sviluppo e nella crescita dei figli.
L’affettivo potrebbe essere la madre, che protegge i figli, li coccola ed accudisce. Controlla e verifica che abbiano il necessario alla sopravvivenza, che non soffrano.

Entrambi questi stati hanno le loro accezioni negative e positive. Vediamo il bambino e poi passeremo ad approfondirli tutti,

Il bambino può essere suddiviso in ribelle, normale o adattato.

Il bambino ribelle è quello con spirito d’iniziativa ma a volte è contrario per principio. Si esprime in tutto liberamente.
Il bambino adattato è quello che accetta le regole e collabora. A volte si “sottomette” alle regole e si compiange per farsi accettare.

Poiché il nostro stato di adulti è influenzato dalla nostra infanzia, il nostro modo di comportarci ricalcherà spesso ciò che ci è stato insegnato da bambini da genitori ed insegnanti ( non dimentichiamo che da bambini, si passa quasi più tempo con gli insegnanti piuttosto che con i genitori!)
Saremo genitori prevalentemente normativi o affettivi in base a ciò che abbiamo appreso così come saremo prevalentemente bambini ribelli o adattati in base alle risposte emotive che avremo dato ai nostri genitori, da piccoli

Lo stato adulto è il più semplice. Un adulto parla con un altro adulto per trovare una soluzione, non parte con l’idea di prevaricare l’altro, ma di collaborare. Nell’analisi transazionale, questo tipo di scambio viene definito “win-win”. Il rapporto cambia drasticamente appena uno dei due interlocutori passa in un altro stato. Per esempio: durante un discorso, una frase richiama nell’altro una battuta che, dovendola interpretare, fa comportare l’interlocutore, per pochi istanti, come un bambino. Il primo per rispondere alla battuta si comporterà di conseguenza cambiando il suo stato.
Fin qui tutto bene ma… non sempre questo comportamento è accettato, perché?

…. ora viene il bello!

Gli aspetti degli atteggiamenti

Tutti gli stati hanno il loro lato positivo e quello negativo, che si attivano in base alla situazione adattandosi all’altro, in caso contrario la transizione degenerebbe in lite!
vediamo le particolarità dei vari aspetti positivo/negativo

 

Genitore normativo
Aspetti Negativi
E’ rigido sulle sue idee, può anche avere torto e saperlo ma si deve dare ascolto a lui che si prende la responsabilità di sbagliare! Vuole sempre avere ragione ed è molto difficile da convincere così come è difficile andarci d’accordo. Logicamente non che essere molto critico!

Aspetti positivi
Dovendo dare l’esempio è molto disciplinato e da quello che dice
L’atteggiamento è riconoscibile dalle imposizioni di comando, dal modo di fare altezzoso. L’aria di superiorità ed il tono inquisitorio! Solitamente accusa, a volte insulta criticando.Immagina un generale con le mani sui fianchi che redarguisce le truppe ecco quello è un ottimo esempio di genitore normativo!

Genitore affettivo
Aspetti Negativi
E’ insopportabilmente appiccicoso, ti sta sempre addosso e si preoccupa sempre che tu stia bene e per questo devi sempre fargli sapere dove sei e come stai! Ti fa sentire in colpa se non rispetti i suoi sentimenti affettivi.

Aspetti Positivi
La mamma! Sicuramente il fatto di avere qualcuno che si prenda cura di noi, non può essere totalmente negativo. Non ti fa mancare nulla ed ha sempre un’attenzione particolare per te.

Nel rapporto quotidiano, si riscontra questo stato, ad esempio, quando raccontiamo qualcosa che dovremmo fare e ci vengono forniti tanti ottimi consigli…

L’atteggiamento è quello della mamma apprensiva: Stai attento!! Copriti bene!! Quando arrivi chiama e fai attenzione!! Non farmi preoccupare.Vai pure, non preoccuparti io rimango qui ad aspettarti … da sola/solo!

Bambino adattato
Aspetti Negativi
non ha bisogno di assurmersi nessuna responsabilità si adatta al volere degli altri, chiunque può manipolarlo. La sua risposta è sempre “mi ha detto lui di farlo!”

Aspetti Positivi
E’ facile da “parcheggiare”, dove lo metti sta. Tu proponi e lui accetta essendo passivo ed accondiscendente.
Il suo linguaggio, di solito è: va bene, decidi tu ed io faccio! In questo stato, se nessuno lo guida è esageratamente passivo e svogliato

Bambino spontaneo
Aspetti Negativi
Dice sempre quello che pensa e non è sempre una buona cosa. Si preoccupa e devi sempre rendergli conto di ciò che fai!

Aspetti Positivi
Si diverte e non ha paura del giudizio altrui, questo gli permette di essere “spontaneo” e creativo

Atteggiamento:
Spontaneo, puoi vederlo saltare, ballare e cantare. Mostra le sue emozioni sorridendo, piangendo, tenendo il broncio. Se deve dire qualcosa, la dice senza aspettare il suo turno, senza chiedere permesso.

Il linguaggio è quello di un bambino solare, nei suoi discorsi sono presenti molti superlativi, “il migliore”, “il più grande”, non è timido, quindi dice apertamente ciò che pensa, desidera e non ha timore di far vedere che qualcosa non la conosce.

Bambino ribelle
Aspetti Negativi
Non ha regole, quindi trasgredire è d’obbligo. In una stanza dove tutti parlano piano, lui parla a voce alta e con la coda dell’occhio ne osserva il risultato. Se arrabbiato, il suo lato peggiore lo porta anche a mettere le mani addosso.

Aspetti Positivi
Non ha bisogno degli altri e questo fa rafforzare la sua personalità. Crea ciò che desidera, trova sempre il modo di ottenerlo.

Il suo linguaggio è quello di chi se ne frega degli altri, non ha bisogno dell’approvazione altrui. Il suo modo è sempre di sfida verso gli altri ma accetta le responsabilità se coincidono con i suoi interessi. I bambini ribelli possono essere coinvolti responsabilmente, se devono dimostrare di saper fare … a patto che “sappiano fare”, in caso contrario tornano ribelli e mollano perché … non me ne frega nulla!

Adulto
Aspetti Negativi

Elimina le emozioni. Non sono contemplate! Se si affacciano al discorso le emozioni, cambia stato, diventando genitore o bambino.

Aspetti Positivi
Nei rapporto con altri genitori cerca un punto d’incontro per raggiungere un obbiettivo. Ragiona razionalmente per trovare la soluzione migliore.

Nel linguaggio lo si riconosce perché dialoga lasciando sempre aperta la porta ad altre proposte. Le sue sono opinioni e non obblighi.

Potremmo fare così! Come risolviamo? Hai qualche idea?
Bene, ora che hai scoperto gli stati con cui ci relazioniamo con gli altri, che ci fai?

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Dalle scenette descritte all’inizio dell’articolo è facile capire che capita a tutti di passare facilmente da uno stato all’altro ed ora puoi facilmente riconoscerli ma sopratutto capire che alcune cose è meglio evitarle!
Se vai in giro a vendere, entrare in un negozio con l’aria di chi conosce alla perfezione il suo prodotto ed è li per insegnare ad usarlo, deve assolutamente trovare una persona che si adatti allo stato di bambino, disposta ad apprendere, altrimenti un bel calcio nel fondo schiena sarà l’unica risposta che il venditore troverà!

Un’insegnante che tratta i bambini come se fossero adulti, li fa comportare da adulti facendogli assumere le responsabilità necessarie e poi, arrabbiandosi, cambia stato, diventando un adulto normativo, anche di fronte a bambini spontanei o ribelli, quale sarà la risposta? Il bambino adattato si troverà a sua agio con quella maestra, ma gli altri si sentiranno frustrati!

Da grandi, sia nella vita privata, che sul lavoro è indispensabile essere creativi e se per tanto tempo si è cresciuti con persone, genitori e o insegnanti, prevalentemente normativi, che comportamento si adotterà?
Ecco che da grandi, ci si sente legati come se il nostro essere non corrispondesse sempre a quello che sentiamo dentro.

Lo scopo dell’analisi transazionale è chiarire i vari stati e mostrare che tutti sono indispensabili ma non devono essere univoci!

Continuerò ad aggiornare l’articolo in base ai vostri commenti 
quindi…. commentate numerosi! :D

 

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