Il conto corrente emozionale

I rapporti con le persone che hanno influenza sulla tua vita, sono direttamente proporzionali a quanto versi nel conto corrente emozionale della vostra relazione!

 

Avevo già letto del conto corrente emozionale in un libro di Stephen R. Covey (Le sette regole per avere successo (The 7 habits of highly effective people))  ma giorni fa, in una delle serate di Roberto Re, lo ha riproposto facendomi tornare in mente quanto sia importante nei rapporti di tutti i giorni, con tutte le persone che hanno una qualsiasi influenza diretta nella nostra vita, sia nelle relazioni di coppia che sociali ( quindi anche a scuola 😉 )

“la metafora del conto corrente emozionale si riferisce alla
quantità di fiducia che si è venuta a creare in una relazione. 
E’ la sensazione di sicurezza che si prova con un altro essere umano”

da “le 7 regole per avere successo” di Stephen R. Covey

Immagina che ogni persona che entra in contatto con noi, apra una specie di conto corrente, dove al posto dei soldi, versi delle emozioni, delle carezze emozionali. Possono essere abbracci, baci, sorrisi, ma anche l’ascolto, la condivisione di qualcosa ma pur sempre qualcosa di emozionale.

Ognuna di queste condivisioni emozionali è un versamento e fa aumentare il capitale.
Capita inevitabilmente che ci siano degli screzi, delle parole o gesti che non si condividano, ma non gli diamo troppo peso, in fondo il conto corrente è in attivo, quindi prelevando una piccola emozione, non lo intacchiamo. Andiamo avanti così, con versamenti e prelievi, carezze emotive positive e carezze emotive negative.
Nei rapporti dove i versamenti si equivalgono il conto rimane aperto per anni ma… In molti casi, dopo un po’ di tempo, solo uno dei due versa e l’altro effettuerà solo prelievi, pur non essendo una cosa volontaria, ma solo una cattiva abitudine, nel dimenticare appuntamenti, a non far caso a particolari importanti per la banca dove si versano le emozioni, a non versare anche piccolissime somme tutti i giorni, il conto corrente viene pian piano svuotato!
Per i rapporti di lunga durata viene anche concesso un “fido emozionale“, il quale permette di andare in rosso ma se accade, si viene avvisati dal direttore: ” ora basta datti una regolata, non mi piace più come ti comporti. Se continua così non andiamo tanto lontano!”
Se ricominciano i versamenti, tutto torna nella norma ma …. se questo non accade, inevitabilmente i rapporti si chiudono e poi di punto in bianco, uno dei due dice “BASTA!”
Sembrerà una botta di matto! Sembrerà una decisione presa di getto ma non è mai così, in realtà e la mancanza di versamenti emozionali che ha portato a questa decisione che tutto è meno che presa d’impulso!
Se domandate a chi ha chiuso il conto, se vi vuole ancora bene, molto probabilmente vi dirà di si, ma non avrete più un valore con il quale contrattare, il vostro conto sarà a zero, se non addirittura, in rosso!

Alla domanda che mi fece, quindi, mi vuoi ancora bene? 
provi ancora qualcosa per me? 
la risposta fu chiaramente “si!” ma il tuo conto è vuoto, 
ed un sorriso non è sufficiente a far muovere gli 
impiegati della banca emozionale per te!

Ecco, questo è quello che accade e quello che vediamo più facilmente quando siamo noi a gestire il conto corrente emozionale di un’altra persona.

Ma quando siamo noi a dover versare? Ed ora, lo stiamo facendo?
Non parliamo solo di rapporti di coppia, ma sociali! Le persone che abbiamo attorno, si fidano di noi? Perché? Quali versamenti abbiamo effettuato nei loro confronti e .. stiamo continuando a versare?

A volte un abbraccio è un versamento emozionale, ma se abbracci il tuo collega, che non ne vuole sapere di essere abbracciato, quello diventerà un prelievo, non sono soldi, sono emozioni, è come prendere un caffè a Roma e pagare in yen! E’ un’altra moneta, riconosciuta, ma pur sempre un’altra moneta!

Se non vai d’accordo con i tuoi insegnanti, sei sicuro di aver effettuato dei versamenti? Si ok anche loro potrebbero aver versato ben poco e pur essendo risaputa la mia idiosincrasia verso la comunicazione ed il metodo degli insegnanti in Italia, non posso non farti notare che se hai compreso l’importanza del conto corrente emozionale, poi e devi essere tu il primo artefice il primo a fare il passo per effettuare i primi versamenti. … A volte non otterrai nemmeno una ricevuta, perché … hai solo fatto il tuo dovere! ma continua e i tuoi conti correnti saranno sempre attivi, facendo di te una persona a cui fare riferimento, una persona di cui fidarsi!

Abbiamo molti modi per effettuare dei versamenti.
Versamenti che consentano di costruire un rapporto di fiducia verso le persone alle quali teniamo, quel tipo di fiducia che, in caso commettessimo un piccolo errore non abbiano problemi a soprassedere ( in fondo abbiamo versato adeguatamente).

Grazie, scusa, l’ascoltare attivamente, sono solo alcuni dei modi con cui possiamo effettuare dei versamenti emozionali per tenere sempre il conto in attivo!

 

Un ottimo esercizio che propose Roberto Re in una sua serata fu quello di scrivere un elenco di persone vicine, dare un voto da 1 a 10 in base al valore che abbiamo versato e nel caso ne richiedesse, farlo in modo così grande e creativo da portarlo al massimo possibile. Ricorda che abbracciare il tuo collega o il tuo insegnante non è necessariamente un versamento, quindi valuta bene ciò che dovrai fare. sono persone con le quali hai rapporti, quindi dovresti sapere cosa gli farebbe piacere.

Stupiscili e manda in positivo il tuo conto corrente emozionale.

estratto conto corrente emozionale
com’è l’estratto conto del tuo conto corrente emozionale?

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